problemi all'iveco di suzzara

SUZZARA
Cassa integrazione oggi, all’Iveco, per problemi di carattere logistico: manca materiale per la produzione del Daily. Decisione improvvisa, non programmata, dato che la cooperativa responsabile del reperimento delle materie prime non è stata in grado di consegnarle a tempo debito.
Sabato e domenica all’Iveco si è lavorato ma restano ancora circa 800 furgoni allestiti a metà e che attendono di essere finiti. Nel frattempo, ieri mattina, 22 lavoratori dello stabilimento Irisbus di Valle Ufita sono giunti a Suzzara per prestare la loro opera all’Iveco di via Valletta. La fabbrica irpina sta per essere chiusa. Il gruppo Fiat, non ricevendo più fondi dal Governo, ha deciso di cederlo lasciando a casa 700 operai: con l’intero indotto si arriva al numero di 2mila addetti. Per questo da 54 giorni, un gruppo di operai presidiano i cancelli per evitare il trasferimento di mezzi e macchine. Il sindacato dell’Ugl ha invitato a non far entrare i 22 lavoratori avellinesi all’Iveco. Così, ieri mattina, altri sette operai che fanno parte del presidio di Valle Ufita sono arrivati a Suzzara con striscioni e megafono e si sono piazzati davanti alla palazzina Iveco di viale Zonta per dire ai colleghi di tornarsene a casa
È stata una da estenuanti trattative: in mattinata due dei 22 lavoratori ci avevano ripensato, ma poi hanno cambiato nuovamente idea e sono rientrati. I sette operai del presidio di Valle Ufita non hanno mollato e hanno seguito passo a passo i loro colleghi nei vari spostamenti. In tarda mattinata sono stati ricevuti dal sindaco Wainer Melli, al quale hanno chiesto la solidarietà della popolazione. Nel pomeriggio 6 dei 22 operai avellinesi sono nuovamente usciti per dire ai loro compagni, spostatisi in via Valletta sotto un gazebo, che non volevano più stare a Suzzara. Nel tira e molla tra manifestanti e trasfertisti, sono nel frattempo intervenuti i capi del personale di Valle Ufita e dell’Iveco, oltre a sindacalisti avellinesi, che hanno convinto i 22 operai a restare a Suzzara. Ma uno di loro, evidentemente provato dalla vicenda, ha salutato tutti ed è tornato a casa. I 21 trasfertisti lavoreranno un mese e riceveranno 4mila euro. Sulla vicenda è intervenuto il parlamentare della Lega . Gianni Fava : «E’ incredibile. Iveco, in barba a qualsiasi logica normale, ha scelto di trasferire a Suzzara da Avellino 21 nuovi assunti a condizioni contrattuali più costose di qualsiasi contratto noto». (m.p)

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