Un contratto unitario per i meccanici e un tavolo che definisca nuove regole per una rappresentanza elettiva unitaria. Sono le proposte di Fiom, contenute in due lettere spedita ieri a Fim, Uilm, Federmeccanica e Assistal e inviate per conoscenza anche ai segretari generali di Cgil, Cisl e Uil.
Allegato alla prima lettera c'è copia del decreto del Tribunale di Bologna che, come si legge, «condanna per comportamento antisindacale Magneti Marelli e riconosce a Fiom il diritto di costituire le Rsa». Il sindacato guidato da Maurizio Landini era stato escluso dalla rappresentanza all'interno dell'azienda del gruppo Fiat perchè non firmatario del nuovo contratto costruito sul «modello Pomigliano» (allo stesso modo la sigla è stata esclusa in tutti gli stabilimenti italiani riconducibili al gruppo). «Pur avendo diritto a nominare Rsa di organizzazione – prosegue Landini – riterremo utile per tutte le organizzazioni sindacali e per la qualità del sistema di relazioni la costituzione di una rappresentanza elettiva unitaria. Pertanto, vi proponiamo di interrompere il procedimento elettorale già avviato, al fine di definire insieme un percorso di regole per l'elezione e il funzionamento della rappresentanza stessa, condiviso anche dalla Fiom, che si muova nell'accordo interconfederale del 28 giugno 2011».
In una seconda lettera Fiom propone a Federmeccanica, Assistal, Fim e Uilm, una riflessione sul contratto unitario dei meccanici, in vista della scadenza a fine anno dell'intesa di categoria, non sottoscritta dall'organizzazione guidata da Landini. «Sollecitiamo nuovamente due incontri – si legge nella lettera – per discutere del Fondo Cometa e per verificare se ci sono le condizioni per applicare l'accordo con Confindustria del 28 giugno 2011 nella nostra categoria. Ferme restando le posizioni e le azioni assunte dalle parti – scrive Landini – e alla luce degli sviluppi dei contenziosi giuridici aperti nella nostra categoria, la richiesta ha anche il carattere propedeutico di verificare le condizioni per la stipula di un contratto collettivo nazionale unitario e condiviso».