situazione MAC



Il giorno 14 febbraio 2013 presso la Sede Territoriale di Brescia della Regione Lombardia, alla presenza di un suo funzionario, alla presenza della Direzione Aziendale Mac , delle RSU e OO.ss. è stato discussa nuovamente la possibilità di un accordo che possa mettere i Lavoratori Mac nella condizione di ottenere 30 mesi di ammortizzatori sociali ( che dovranno essere definiti man mano: 6 mesi deroga, poi un anno CIGS rinnovabile di un anno da concordare con il Ministero in determinate condizioni ) non più però                       " coperte “ da una sorta di garanzia istituzionale del Prefetto che era stata costruita nel 2012 in quella sede.   Il passaggio successivo è la mobilità. Nella sede Prefettizia inoltre era stato definito un "piano occupazionale " di cui oggi riteniamo sia  difficile un recupero anche parziale.
La strada “ Prefettizia “ che prevedeva un accordo non è stata sostenuta, molti  lavoratori ed una parte del sindacato ha sostenuto un altro tipo di confronto / scontro,  forse credendo nella  possibilità di riassunzione dei lavoratori in Iveco ( nonostante una crisi pesante e la sottoscrizione di un  primo accordo unitario per           l’ ottenimento della CDS che definisce un esubero o il 800 dipendenti Iveco ). In alternativa si sosteneva la possibilità di far tornare indietro la Mac dalla decisione  di cessare l’ attività a Brescia.
In una prima fase  trattante è stato sostenuta l’ ipotesi di far  recedere Mac da questa decisione ( dettata da perdite economiche stabili )   ma la negoziazione in sede prefettizia  ha messo in evidenza tutti i “ sui punti di caduta “ escludendo di fatto   condizioni di  “ garanzia occupazionale sottoscritta  dalle parti “  alla  fine di un percorso di ammortizzatori.
Nell’ incontro del 14/2 è stata riconfermata la decisione di Mac di cessare l’ attività. In questo quadro permane quindi la possibilità fino al 20/2/13 ( data di incontro già fissata ) di accordo sindacale per               l’ ottenimento di 6 mesi di cassa in deroga, accordo che deve prevedere la motivazione di “ cessazione di attività “.
Dal giorno successivo - se permane una linea “ da FISMIC non condivisa “ di indisponibilità  alla strada di un accordo unitario, i lavoratori entreranno direttamente in mobilità senza il possibile ottenimento di altri ammortizzatori.
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