Con due morti sul
lavoro nel bergamasco del 1 aprile, salgono a 154 i lavoratori vittime
di incidenti sui luoghi di lavoro dall’inizio del 2018 rispetto ai 133
dello stesso periodo del 2017 (+10,7%). A rilevarlo è l’Osservatorio
indipendente di Bologna, che da 10 anni monitora l’andamento degli
incidenti mortali.
Con 20 morti è il Veneto la regione con
più morti sul lavoro, segue la Lombardia con 17, il Piemonte con 12,
Campania e Toscana con 10. È Milano, con 8 morti la provincia con più
morti sul lavoro, seguono due province venete, Treviso e Verona con 7
morti.
Quello di Bergamo è il terzo caso di
morti multiple nel 2018: il 20 marzo due vigili del Fuoco sono morti di
Catania, mentre il 28 marzo due lavoratori sono morti nel Porto di
Livorno.
Secondo l’ultimo report relativo al
2017, il 20% delle vittime sono agricoltori schiacciati dal trattore. Ma
a morire più di tutti sul lavoro sono gli edili: la maggior parte di
loro sono vittime di cadute dall’alto (tetti e impalcature). Gli
stranieri morti sono stati oltre il 10% del totale, mentre il 25% delle
vittime ha più di 60 anni.
Secondo i dati ufficiali dell’Inail, poi, oltre alle morti crescono anche gli infortuni sul lavoro: tra gennaio a luglio dello scorso anno le denunce sono state circa 380mila. 4.750 in più rispetto al 2016, con un incremento dell’1,3%.
Secondo i dati ufficiali dell’Inail, poi, oltre alle morti crescono anche gli infortuni sul lavoro: tra gennaio a luglio dello scorso anno le denunce sono state circa 380mila. 4.750 in più rispetto al 2016, con un incremento dell’1,3%.