Scoppia la bufera sul dvd del direttore
"Chiediamo di togliere le cose che mettono in discussione i diritti civili, ma siamo pronti a scendere a confronto su orari, turni e gestione". A dirlo è il leader della Fiom, Maurizio Landini commentando il referendum a Pomigliano d'Arco (Napoli). Intanto tra gli operai del Giambattista Vico avanza la convinzione che a far salire i no alla Fiat sia stato un dvd realizzato dal direttore dello stabilimento e diffuso agli operai prima del referendum.
"C'è stato un pronunciamento dei lavoratori di cui si deve tener conto - ha detto Landini - noi abbiamo sempre pensato che quel referendum fosse illegittimo e non abbiamo dato alcuna indicazione di voto perché lo abbiamo considerato un ricatto e una minaccia però dal momento che è stato registrato un voto di questa natura un'azienda deve tenerne conto".
Landini ha ricordato che è stata la Fiat a organizzare il voto "non siamo stati certo noi, ma non si può ignorare un risultato di questo tipo". Da parte di Landini è arrivato anche l'auspicio affinchè il buon senso di tutti prevalga. "C'era chi pensava che fosse tutto a posto - ha aggiunto - ma si è dovuto ricredere e deve adoperarsi per mettere mano alla questione. Le fabbriche - ha concluso - non vanno avanti senza il consenso dei lavoratori".
Il giallo del dvd fatto dal direttore
A convincere molti operai a votare "no" al referendum per l'accordo tra Fiat e sindacati, sarebbe stato il dvd realizzato dal direttore del Giambattista Vico, Sebastiano Garofalo, e le argomentazioni a sostegno dell'azienda da parte di alcuni capireparto e dirigenti, mentre era in corso il voto nello stabilimento di Pomigliano d'Arco. Ne sono convinti molti operai che avrebbero deciso di votare contro proprio dopo aver assistito alla proiezione del filmato.
"Non avevo ancora deciso - spiega Antonio, uno degli operai - ma dopo aver visto il dvd ed aver ascoltato i capi, non ho avuto dubbi: l'accordo non poteva essere favorevole a noi lavoratori". Ma Antonio non è l'unico ad affermare che è stata la "visione del filmato" a far decidere quale casella barrare: "Nessuno aveva saputo illustrare meglio i termini dell'accordo - sostiene Luigi, un altro lavoratore - volevo votare a favore, ma poi ho visto tante incongruenze, mi sono reso conto che neanche i capi erano realmente convinti della bontà del piano. Del resto che i capi non fossero tutti a favore, lo hanno mostrato anche le urne: in 16 hanno detto 'no' come me e come il 36% dei lavoratori".
Realizzato nei giorni scorsi dalla dirigenza aziendale dello stabilimento, il video doveva chiarire i termini dell'accordo ed invogliare i dipendenti a votare a favore dell'intesa: nel filmato il direttore Garofalo si lascia "interrogare" da alcuni operai che gli chiedono di chiarire alcuni punti, come il diritto allo sciopero o alla malattia. Molti video sono stati consegnati direttamente a casa degli operai qualche giorno prima del voto, ma chi non l'aveva ricevuto, insieme alla lettera che illustrava l'intesa, ha potuto vedere il filmato direttamente al Giambattista Vico.
