Pomigliano, un accordo non esportabile all'Iveco di Brescia»

Bruno Vitali, segretario Fim-Cisl
«No» a un accordo fotocopia di Pomigliano nel settore veicoli industriali, nella consapevolezza che il confronto su alcuni temi centrali è inevitabile nel comparto manifatturiero.
UNA POSIZIONE evidenziata da Bruno Vitali, della segreteria nazionale Fim-Cisl, ieri a Brescia per un giro di assemblee alla Beretta di Gardone Valtrompia e all'Iveco di via Volturno. Prendendo spunto dalle indicazioni fornite dall'amministratore delegato di Fiat, Sergio Marchionne, che ha annunciato il rinnovo dei modelli entro il 2014, Vitali non ha escluso che questo passerà dal recupero di competitività: all'interno delle aziende auto, si tradurrà in «maggiore flessibilità». Una richiesta con la quale bisognerà fare i conti, con l'auspicio di dare un taglio alla stagione degli accordi separati con la Fiom. «Non dipende da noi - ha detto Vitali -, sulle questioni concrete se andiamo insieme è meglio, se altri tentassero di sfilarsi sarebbe un peccato». Prima di tutto, comunque, viene la tutela dei lavoratori - ha aggiunto il segretario Fim - «e, anche in questa fase di politicizzazione del sindacato, faremo accordi con chi conviene». Appare inevitabile che, in generale, le organizzazioni di categoria dovranno giocare «in difesa» anche a Brescia. «Se la flessibilità viene contrattata a difesa dei posti di lavoro non è il male assoluto - ha precisato -, se viene pagata con più salario non è vero che i lavoratori saranno più schiavi e con meno diritti».
TUTTO QUESTO il segretario nazionale Fim lo ha spiegato, anche a Brescia, a una base un po' «disorientata», che tuttavia «pare abbia capito». Nel caso specifico di Iveco, fabbrica impegnata, come il resto del gruppo, nel difficile percorso che porta lontano da una crisi che ha lasciato il segno, Vitali ha sottolineato l'importanza di «accompagnare i timidi segnali di ripresa emersi». Ribadendo, comunque, che non c'è la necessità di «arrivare alle condizioni definite con l'accordo di Pomigliano, visto che per Brescia non c'è assolutamente bisogno».MI.VA.
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