Per Mirafiori la Fiat ha proposto una nuova organizzazione degli orari di lavoro. Si sceglierà fra tre tipi di turni sui quali articolare l'attività dello stabilimento: 15 settimanali (tre giornalieri per cinque giorni), 18 settimanali come a Pomigliano (tre al giorno per sei giorni) e 12 settimanali (due di dieci ore per quattro giorni). La proposta illustrata dall'azienda ai sindacati (il confronto riprenderà lunedì alle 17) prevede inoltre lo spostamento della mensa a fine turno (tranne nel caso dei dodici turni settimanali), la riduzione delle pause a trenta minuti, 120 ore di straordinario a disposizione senza contrattazione con i sindacati. Anche in questo caso, come a Pomigliano, è prevista la 'clausola di responsabilita« sugli accordi raggiunti. Tutti i 5.500 dipendenti attuali della carrozzeria di Mirafiori verranno tutti assunti dalla nuova società Fiat-Chrysler.
Per quanto riguarda la produzione invece sarà garantita la continuazione della produzione Mito, mentre Idea e Musa andranno ad esaurimento nel corso del 2011. Molto probabilmente sarà poi deciso l'utilizzo della cassa integrazione straordinaria secondo quanto previsto dal nuovo testo Sacconi.
Tra i temi toccati anche quello dell'assenteismo: a Mirafiori il tasso sarebbe molto superiore a quello di Pomigliano (l'8,7% contro il 2,6 dello stabilimento campano) e l'obiettivo é di ridurre questa percentuale al 2,5%. «Il 44% dei dipendenti - ha sottolineato Claudio Chiarle, segretario torinese della Fim-Cisl - ha un tasso di assenteismo pari a zero, e altri 600 dipendenti stanno all'interno dei 5 giorni all'anno. E' un fenomeno che si concentra quindi in una fascia ristretta e relativamente giovane».
La prossima settimana si entrerà nei dettagli del piano e secondo i sindacati che hanno firmato l'accordo di Pomigliano - tutti tranne la Fiom - la consultazione dei lavoratori potrebbe già svolgersi nella settimana dell'Immacolata l'unica in cui lo stabilimento torinese sarà in attività a dicembre.
«Trovo interessante l'apertura di Marchionne - ha commentato Giorgio Airaudo, responsabile auto della Fiom - ma è evidente che se l'apertura è Pomigliano ritinteggiata non va bene per noi perché pensiamo che non vada bene per i lavoratori. Se però si vuole fare una trattativa vera, riteniamo che staremo al tavolo per vedere. Lo aspettiamo alla prova dei fatti. Si tratterà di mettere alla prova la Fiat». Per Roberto Di Maulo, segretario generale Fismic, «l'investimento della Fiat è così importante e significativo che non possiamo recedere da un accordo rapido per dare prospettive e certezza occupazionale ai dipendenti di Mirafiori». continua a leggere
