Situazione Iveco (dal brescia oggi)

Al contratto di solidarietà sembra «pensare» anche l'Iveco di Brescia, da oltre 2 anni alle prese con la Cassa ordinaria. Durante un incontro in Aib, a fronte della richiesta avanzata dalla controparte - spiega una nota sindacale - l'azienda ha dichiarato di non avere «dogmi» in merito e di essere disponibile a una valutazione dello strumento, considerato un numero di ore al mese non lavorate che deve situarsi tra le otto e le dieci giornate. Parallelamente a questo strumento, in base a quanto emerso, potrebbe essere aperta una mobilità, su base volontaria, per accompagnare alla pensione gli addetti che matureranno il requisito. Il prossimo 5 maggio sono previste le assemblee in fabbrica, il 12 è già fissato un nuovo incontro e potrebbe anche portare all'intesa. Il tavolo di confronto con la direzione Iveco è stato chiesto da Fim, Fiom, Uilm e Fismic (rappresentati, rispettivamente, da Michela Spera, Laura Valviogio, Dario Costabile e Alessandro Conti) per una verifica degli investimenti, oggetto dell'intesa dell'aprile 2009, e delle prospettive di mercato anche in funzione dell'avvio della produzione dei nuovi Eurocargo. Un'occasione servita all'azienda per illustrare il quadro generale del gruppo e illustrare il nuovo gruppo dirigente, insediato dopo la costituzione di Fiat Industry, oltre all'obiettivo di rendere più forti e omogenei gli stabilimenti. Anche per questo sono unificate le funzioni di ingegneria e definita una responsabilità di produzione unica.
Per quanto riguarda le attività, Iveco - che quest'anno definirà le strategie future, facendo leva sui punti di forza del sito di via Volturno - sta registrando una ripresa del mercato in generale con una velocità superiore nel segmento Daily (Mantova e Valladolid), più lenta per il medio (Brescia) e il pesante (Ulm in Germania). Ancora criticità per il settore bus, opportunità in vista per i Mezzi speciali. In via Volturno, in particolare, dove lavorano 2.600 addetti (di cui 2.322 operai) la produzione - negli ultimi cinque anni scesa del 70% da 25.000 veicoli del 2006 a 10 mila nel 2009 - evidenzia segnali di miglioramento: 13.000 mezzi nel 2010, che diventeranno 15 mila quest'anno. Considerati la vocazione della fabbrica per l'Eurocargo e l'obiettivo di recuperare quote in Europa, le attuali produzioni di telai per altri stabilimenti del gruppo saranno trasferite entro l'anno. Ribadito, anche durante l'incontro in Aib, l'impegno della società - assunto con l'accordo del 2009 - a riassorbire di lavoratori già occupati alla Mac.
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