una grande vittoria del sindacato autonomo CONFSAL

Roma, 5 mar. (Labitalia) - "Una grande vittoria del sindacalismo contro il dispotismo del governo e della sua legislazione presuntuosa e lesiva dei diritti dei lavoratori pubblici". Così Massimo Battaglia, segretario generale della Confsal-Unsa, commenta l'ordinanza del giudice del Tribunale di Reggio Emilia sul ricorso presentato dalla Federazione Confsal-Unsa e dallo studio legale dell'avvocato Pasquale Lattari, "mediante la quale viene eccepita la questione di costituzionalità della legge 228/12, su come disciplina la questione relativa alla trattenuta del 2,50% sull'80% della retribuzione dei dipendenti pubblici".

La legge n.112 del 2010, spiega la Confsal Unsa, aveva equiparato proprio i dipendenti pubblici a quelli privati anche per ciò che riguardava la contribuzione sul Tfr (trattamento di fine rapporto), applicando anche ai primi l'aliquota obbligatoria del 6,91%, senza eliminare però l'ulteriore trattenuta del 2,50% sull'80% della retribuzione. La Corte Costituzione aveva dichiarato incostituzionale la norma, nella parte in cui non escludeva l'ulteriore trattenuta del 2,50% ritenendo discriminatorio il trattamento riservato ai dipendenti pubblici rispetto a quelli privati per i quali tale trattenuta non viene applicata. "Il governo Monti -spiega Battaglia- anziché disporre la restituzione dei soldi ai lavoratori ha compiuto un'aberrazione giuridica, abrogando semplicemente la norma della legge 122/10 e dichiarando oltretutto estinti di diritto tutti i giudizi pendenti sull'argomento". "Non è la prima volta che per finalità di bilancio dello Stato si stravolgono i basilari principi giuridici del nostro ordinamento, specie per quanto attiene il lavoro pubblico", dichiara Battaglia, che aggiunge: "Il giudice ha ritenuto fondata la posizione della Confsal-Unsa riconoscendo che vi è stata 'una illegittima interferenza del potere legislativo nella sfera della giurisdizione' nel disporre l'automatica estinzione dei giudizi pendenti". "In questa fase di compressione delle relazioni sindacali -conclude Battaglia- il sindacato non sta fermo ma agisce anche con lo strumento giurisdizionale per difendere i lavoratori con tutti i mezzi a disposizione".
fonte adnkronos

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