Siete dei donatori di sangue iscritti all'Avis? Allora, anche se non l'avete mai
saputo, la riforma Fornero riguarderà anche voi. Gli iscritti all'Avis
dovranno infatti recuperare i giorni in cui si sono assentati dal lavoro
per recarsi a donare il sangue. L'allarme l'ha lanciato l'Avis di
Cremona, il comune che registra in Italia il maggior numero di iscritti,
e ha dell'incredibile.
A riportare la notizia è il sito di
Radio24. Chi va a donare il sangue ed è in procinto di andare in
pensione, dovrà aspettare, e non poco. “Se si fa un rapido calcolo –
scrive Giorgia Wizemann sul sito di Radio24 -, per un iscritto che dona
il sangue da quando ha 18 anni e lo fa a pieno regime (cioè quattro
volte l'anno), in quarant'anni di vita lavorativa dovrà recuperare 160
giornate di astensione dal lavoro, che si traducono il 7-9 mesi in più
di servizio. L'alternativa è smettere di lavorare nella data prevista,
ma con una decurtazione del 2% della pensione.
DECINE DI MIGLIAIA DI EURO IN MENO
Quale sia la posta in gioco lo spiega, alla Radio de Il Sole 24 Ore,
Ferruccio Giovetti, presidente di Avis Cremona: "Con una aspettativa di
vita di 25 anni, considerando un assegno mensile di 1300-1400 euro, si
parla di alcune migliaia, se non decine di migliaia, di pensione in
meno". Il rischio, ora, è una diminuzione dei donatori e una conseguente
ricaduta sugli ospedali: "Il sangue è un farmaco salvavita - continua
Giovetti - che non si può comprare da nessuna parte e che può essere
soltanto donato.
Le sale operatorie rischiano di trovarsi in
difficoltà perché non hanno le sacche di sangue necessarie per
effettuare gli interventi"
fonte:radio24
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