Situazione in Iveco Brescia

Sul tavolo resta il tema degli 850 esuberi che, per la prima volta, sono stati confermati dall’azienda in un documento ufficiale. E mentre per oltre 200 si è trovata una soluzione interna, l’azienda ha ribadito come «principale e prioritario» il criterio della volontarietà per il trasferimento, ad inizio settembre, dei primi 200 lavoratori nello stabilimento di Suzzara (in tutto saranno 600). Il problema è che, ad oggi, ad aver accettato la proposta sono in 70. Per evitare scelte unilaterali da parte dell’azienda si cercano criteri alternativi per individuare gli operai che dovranno andare nel mantovano. E gli scenari prevedibili si riducono a due. Il primo prevede un trasferimento coercitivo e senza incentivi (20mila euro lordi o 24 mesi di affitto pagato); il secondo è quello dei licenziamenti collettivi. In questo modo si risolverebbe il problema degli esuberi ma non quello di Suzzara. 
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