Assegno di ricollocazione

Ecco come funziona l’assegno di ricollocazione - Il Sole 24 Ore

Ritrovare un lavoro. È questo l’obiettivo dell’assegno di ricollocazione, prima misura nazionale di politica attiva, partita in via sperimentale dopo mesi di rinvii. L’Anpal, la nuova Agenzia nazionale per le politiche attive, sta inviando le lettere a circa 30mila disoccupati, individuati tra i percettori di Naspi da almeno 4 mesi. Poi la misura dovrebbe estendersi fino a 300mila disoccupati entro l’estate. L’assegno può valere fino a 5.000 euro: la cifra varia in base all’occupabilità del lavoratore, al tipo di contratto firmato, all’area in cui vive. Si può spendere presso i centri per l’impiego o le agenzie del lavoro che potranno incassarlo solo in caso di obiettivo raggiunto. Ecco nel dettaglio come funziona.

Cosa è
È un servizio personalizzato – erogato da un Centro per l’Impiego o da un soggetto accreditato scelto dal disoccupato - per la ricerca di una nuova occupazione. L’obiettivo è un reinserimento nel mondo del lavoro in tempi brevi. 

A chi spetta
L’assegno di ricollocazione in questa prima fase interessa una platea di 30mila persone, con l’obiettico dichiarato di raggiungere quota 300mila entro l’estate. È rilasciato ai soggetti disoccupati che percepiscono la Naspi da almeno 4 mesi, che ne facciano richiesta purché non siano già impegnati in misure di politiche attive finanziate con i fondi pubblici. 

Assegno da mille a 5mila euro
L’assegno varia da un minimo di mille a un massimo di 5mila euro. La variabilità è legata al tipo di contratto alla base del rapporto di lavoro e al grado di difficoltà per ricollocare il disoccupato. Dunque si esamina il profilo di occupabilità: maggiore è la difficoltà di reinserire il disoccupato nel mercato del lavoro più alto sarà l'assegno. Attenzione però: l’importo non viene dato al lavoratore, ma viene riconosciuto al soggetto che ha fornito il servizio, ma solo a risultato occupazionale acquisito. Le tipologie di contratto per le quali si riconosce l’esito occupazionale sono: il tempo indeterminato, compreso l’apprendistato, e il tempo determinato maggiore o uguale a 6 mesi. Sarà riconosciuto l’intero importo (tra 1.000 e 5.000 euro) in caso di contratto a tempo indeterminato mentre l’importo sarà dimezzato in caso di contratto a termine superiore a 6 mesi. Al Sud si prevede il pagamento di un quarto dell'importo dell’assegno per contratti superiori a tre mesi.

Durata dell’assegno
L’assegno dura sei mesi e può essere prorogato per altri sei mesi. Si può chiedere solo se è in corso l’erogazione della Naspi da almeno 4 mesi ma resta in vita, se assegnato, anche una volta esaurita la Naspi.

Cosa c’è scritto nella lettera
«Gentile... - si legge nelle 30mila lettere inviate - in qualità di persona che beneficia della Naspi il decreto 150/2015 ha previsto per lei l’assegno di ricollocazione con l’intento di aiutarla a trovare un nuovo posto di lavoro». “Lei si impegnerà - si legge nella lettera inviata ai primi 30mila disoccupati - a partecipare alle iniziative di politica attiva che le saranno proposte e sarà tenuto ad accettare le offerte di lavoro che le saranno fatte sempre che siano congrue ai sensi della normativa vigente». Il destinatario è libero: di aderire o no alla misura; di rivolgersi al Centro per l’Impiego o a un soggetto accreditato per usufruire del servizio di assistenza intensiva; di scegliere un soggetto erogatore nel territorio di domicilio o in un’altra Regione. 

I soggetti erogatori
L’assegno di ricollocazione può essere speso sia presso un Centro per l’Impiego sia presso un soggetto presente nell’Albo nazionale dei soggetti accreditati a livello nazionale o regionale sezione prima o terza. I soggetti accreditati hanno l'onere di comunicare all’Anpal le informazioni relative alle sedi operative presso cui sarà reso disponibile il servizio di assistenza. Gli enti potranno partecipare al sistema di gestione dell’assegno di ricollocazione solo dopo aver manifestato interesse. Tutte le sedi operative verranno geo referenziate all’interno del Sistema Informatico Unitario. Il compito di tali soggetti consiste nello svolgere attività di assistenza intensiva alla ricerca attiva di lavoro. In particolare forniranno assistenza alla persona e tutoraggio e sostegno nella ricerca intensiva di opportunità occupazionali.

Il numero verde e la mail
Per assistenza e informazioni si può chiamare il numero verde 800.000.039 dalle 9 alle 18, dal lunedì al venerdì o scrivere all’indirizzo email info@anpal.gov.it.

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