I contribuenti che fruiscono della detrazione per interventi di
recupero del patrimonio edilizio possono fruire di un’ulteriore
riduzione d’imposta per l’acquisto di mobili e di grandi
elettrodomestici di classe energetica non inferiore alla A+ (A per i
forni), per le apparecchiature per le quali sia prevista l’etichetta
energetica, finalizzati all’arredo di immobili oggetto di
ristrutturazione. La detrazione, che va ripartita tra gli aventi diritto
in dieci quote annuali di pari importo, spetta sulle spese sostenute
dal 1° gennaio 2016 al 31 dicembre 2017 ed è calcolata su un ammontare
complessivo non superiore a 10.000 euro.
E’ possibile che le spese per l’acquisto di mobili e di grandi
elettrodomestici siano sostenute prima di quelle per la ristrutturazione
dell’immobile, a condizione che siano stati già avviati i lavori di
ristrutturazione dell’immobile cui i beni sono destinati. In altri
termini, basta che la data di inizio lavori sia anteriore a quella in
cui sono sostenute le spese per l’acquisto di mobili e di grandi
elettrodomestici; non è quindi necessario che le spese di
ristrutturazione siano sostenute prima di quelle per l’arredo
dell’abitazione. La data di avvio potrà essere provata dalle eventuali
abilitazioni amministrative o comunicazioni richieste dalle norme
edilizie, dalla comunicazione preventiva all’Asl (indicante la data di
inizio dei lavori) se obbligatoria, oppure, per lavori per i quali non
siano necessarie comunicazioni o titoli abitativi, da una dichiarazione
sostitutiva di atto di notorietà (articolo 47 del Dpr 445/2000), come
prescritto dal provvedimento del direttore dell’Agenzia delle Entrate del 2 novembre 2011 - pdf
Il contribuente che esegue lavori di ristrutturazione su più unitàimmobiliari avrà diritto al beneficio più volte. L’importo massimo di 10.000 euro va, infatti, riferito a ciascuna unità abitativa oggetto di ristrutturazione.
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